COS’E’ L’ORTODONZIA
L’ortodonzia è una delle tante
branche dell’odontoiatria. Sono molti gli interventi che si possono
eseguire in bocca e l’ortodonzia si differenzia perchè può
essere considerata a tutti gli effetti sia una terapia che una cura ,
dal momento che ripristina sia la posizione dentale che la funzione muscolare
modificando uno stato di fatto; quindi si occupa esclusivamente dei
movimenti dentali e delle funzioni muscolari ad essi correlate.
Negli ultimi 80 anni si sono sviluppate varie scuole di pensiero che sostanzialmente
si dividono in : ortodonzia meccanicistica, con l’ausilio di apparecchi
mobili o fissi esercita delle forze sui singoli denti e sulle ossa nelle
quali sono inseriti, per ottenerne lo spostamento; ortodonzia funzionale,
utilizza essenzialmente apparecchi mobili che obbligano la mandibola ad
avere un preciso rapporto con il cranio, sfruttando le funzioni muscolari
per ottenere il movimento dentale e lo sviluppo scheletrico desiderato;
ortodonzia “posturale”, si basa principalmente sull’analisi
dei modelli ( sviluppo in gesso delle impronte della bocca ), dei tracciati
kinesiografici, stabilometrici e podologici dai quali è possibile
“vedere riflesso”, così come in altre parti del corpo
( piedi, occhi, orecchie, …), lo stato generale del nostro organismo,
in particolare le limitazioni funzionali a carico della colonna vertebrale
e/o delle suture craniche. I dispositivi utilizzati per questo tipo di
terapia possono essere quasi tutti quelli citati sino ad ora, ma con degli
accorgimenti e delle piccole modifiche.
Denti e bambini
Non tratteremo questo argomento con parole, ma con
lo schema che trovate qui stto in quanto molto esplicativo

Ortopantomografia o radiografia panoramica
dell’arcata dentale
E’ una fra le radiografie più
richieste dai dentisti in quanto permette di avere una completa visione
dell’arcata dentale con la quale è possibile vedere: lo stato
di salute dei denti, lo stato di salute delle radici, l’eventuale
presenza di infezioni ( granulomi, ascessi, ecc. ), la retrazione ossea,
l’ATM (articolazione temporo – mandibolare, cioè il
punto in cui la mandibola articola con il cranio), la corretta funzione
delle suture craniche “ortodonzia posturale, la presenza o meno
di tutti i denti, la quantità di osso presente nel caso in cui
si debbano applicare gli impianti, l’eruzione dentale dei bambini.
Modelli di studio o modelli da gipsoteca
Sono l’unica perfetta riproduzione tridimensionale
della bocca. Si ottengono attraverso un calco in gesso delle impronte
della bocca rilevate dal dentista.
Hanno la particolarità di essere squadrati in modo tale che appoggiandoli
sulla base posteriore rispecchiano la posizione reale dei denti superiori
e inferiori a contatto tra loro ed inoltre riproducono fedelmente tutte
le inserzioni muscolari. Su questi modelli Il dentista eseguirà
una serie di misurazioni che , comparate ad una statistica, stabiliranno
se la dimensione dei denti rientra nella norma.

Teleradiografia latero laterale e cefalometria
E’ una radiografia fatta alla testa
messa di profilo attraverso la quale il dentista, marcando dei punti di
riferimento, collegandoli tra loro con delle linee e misurando distanze
ed angoli, raffronterà i dati rilevati con una statistica e stabilirà
di conseguenza la terapia da intraprendere.
In relazione all’età del paziente, al suo grado e tipo di
sviluppo, con il tracciato cefalometrico, ottenuto in precedenza, sarà
possibile simulare il risultato del trattamento utilizzando come riferimento
delle tabelle statistiche.


Radiografia del polso
Potrà sembrare strano, ma dallo
sviluppo delle ossa del polso si può stabilire l’età
scheletrica del paziente. In ortodonzia questo tipo di informazione è
utile per supporre sino a che punto si otterranno risultati nel caso in
cui la terapia sia mirata a stimolare lo sviluppo di un osso rispetto
ad altri

Set-up
Da una copia dei modelli di studio è
possibile segmentare ogni singolo dente in modo tale da poter così
ricomporre le arcate dentali simulando il risultato finale del trattamento
ortodontico.
Tens ed elettromiografia
L’elettromiografo è uno strumento
ideato per rilassare la muscolatura della bocca tramite degli impulsi
elettrici con frequenza regolare allo scopo di rilevare lo spazio che
si è creato fra le arcate, elemento necessario per la realizzazione
di un Bite.
Kinesiografia
Il kinesiografo è uno strumento
che si avvale di un magnete ( che verrà applicato sugli incisivi
inferiori ) e di una “maschera” che crea un piccolo campo
magnetico che fascia la bocca.
Sul computer appariranno tutte le tracce dei movimenti richiesti dal medico.
Questi tipo di esame viene utilizzato per la terapia ortodontica “posturale”,
in quanto attraverso i tracciati ottenuti è possibile anche stabilire
se vi siano patologie al di fuori della bocca ma che in essa si riflettono.
Squadratura dinamico funzionale dei modelli (Sardi)
La realizzazione è uguale ai comuni
modelli di studio con la particolarità che gli zoccoli dei modelli
rispettano delle misure precise ricavate dall’autore seguendo una
precisa filosofia kinesiografia.
Appoggiando la base posteriore di questi modelli su di un piano è
possibile avere notevoli informazioni su: la postura del paziente, i compensi
corporei, le eventuali patologie presenti in colonna e/o nel cranio, la
funzione linguale, ecc.
Pedana stabilometrica
Sicuramente è uno fra gli esami
meno invasivi dal momento che consiste semplicemente nel salire su di
una pedana posta a pochi centimetri da terra.
Viene utilizzata esclusivamente da quei medici che si avvalgono dell’
“ortodonzia posturale” in quanto, tramite delle elaborazioni
computerizzate, permette di vedere come interagiscono sul nostro organismo
la posizione del cranio, della mandibola e il sistema visivo.
Scogliometria
E’ una griglia metallica posta davanti
al paziente dalla quale è possibile osservare le rotazioni delle
spalle, del bacino, della testa , ecc. Il tutto viene fotografato ed archiviato
nella cartella clinica.
Podografia
Salendo a piedi scalzi su di una pedana
collegata ad un computer viene rilevato il carico del corpo a livello
plantare ogni qualvolta la posizione della mandibola cambia.
Igiene degli apparecchi ortodontici
APPARECCHI ORTODONTICI MOBILI
Gli apparecchi ortodontici mobili sono composti da fili metallici e da
resina che non sopporta le alte temperature ( viene indurita con un processo
di polimerizzazione alla temperatura di 40/45° ).
L’igiene degli apparecchi mobili deve essere fatta a freddo. La
patina gialla che appare su alcune parti è dovuta a depositi salivari.
E’ buona norma sciacquare l’apparecchio sotto l’acqua
corrente prima di riporlo nella sua scatola (ortobox) e ogni volta che
si lavano i denti avere l’accortezza di spazzolarlo con cura senza
deformare le sue parti. Nel caso in cui dovesse accadere evitate il fai
da te e contattate il dentista il quale in oltre vi indicherà dei
prodotti solubili in acqua che assicureranno un’igiene più
profonda.
APPARECCHI ORTODONTICI FISSI
Non esiste in commercio uno strumento
specifico che pulisca i denti con apparecchi fissi montati, perchè
la pulizia è data da un corretto utilizzo dello spazzolino, del
filo interdentale, degli scovolini, dei colluttori e quant’altro
verrà consigliato dal medico.
Evitate, in ogni modo, di pulire tra dente e dente con strumenti rigidi
e appuntiti se si hanno attacchi cementati in bocca o dei dispositivi
a contatto con la lingua.
Nel caso si manifestassero piccole piaghette in bocca, il dentista sicuramente
vi indicherà dei prodotti protettivi esistenti in commercio.
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